Ho cominciato a fare ricerche su ricerche per trovare degli spunti interessanti riguardo l’errore e mi sono accorta che si parla in continuazione di come rimediare a un errore, come accettare un errore, articoli tipo “i 5 peggiori errori che puoi fare“..
Insomma: l’errore è visto come qualcosa di negativo, questo è certo.
E tu penserai “bella scoperta, Lucia!”
Tuttavia l’errore può generare cambiamento, innovazione, miglioramento e crescita.
Rimane il processo di apprendimento per eccellenza: si fa qualcosa, si sbaglia, si riflette su come fare quella cosa diversamente e si trova un modo nuovo.
Ad esempio, lo sapevi che il nostro cervello si attiva immediatamente quando stiamo per commettere lo stesso errore una seconda volta?
Precisamente ci mette 0,1 secondi!
Allora perchè l’errore è percepito negativamente?
Perchè la nostra mente funziona così.
Può sembrare semplicistico, ma è vero, e in fondo è una risposta che mi piace.
⚠️ Attenzione ⚠️
se la nostra mente è fatta così, non significa che noi non possiamo agire per modificare il nostro rapporto con l’errore!
(eh no, non esistono scorciatoie!)
MA ALLORA COSA POSSIAMO FARE?
Il primo passo da fare è non demonizzare l’errore.
Dopotutto, se ci pensi bene, se Cristoforo Colombo non fosse per sbaglio “inciampato in un continente”, forse oggi saremmo senza patate fritte in Europa… e questo sì che sarebbe un grosso errore, non credi?
Per ottenere il meglio dai nostri errori, è fondamentale imparare a prendercene la responsabilità.
Assumersi la responsabilità dei propri errori, ci permette di imparare da essi e anche di essere percepiti come autentici dalle persone che lavorano con noi.
Una volta che avremo accettato che gli errori capitano e che ci saremo assunti la responsabilità del nostro pezzo, allora sarà più semplice riflettere su cosa avremmo potuto fare diversamente e trovare quindi strategie e soluzioni più efficaci.
Questo rapporto sano con l’errore è ciò che, ricollegandomi alla scorsa newsletter, ci metterà nella condizione di essere sereni nel ricevere feedback e addirittura nel chiedere spontaneamente che ci vengano dati, perchè avremo raggiunto la consapevolezza che se è vero che nulla è perfetto, allora tutto è migliorabile e che gli errori sono segnali che ci aiutano ad aggiustare il tiro.