Sempre più spesso mi capita di imbattermi, per lavoro, in problemi relativi all’immagine aziendale. Vengo contattato da responsabili marketing o titolari di società più o meno grandi, che non si riconoscono in ciò che il loro sito web mostra; parlo del sito di un’azienda, perché a parte i profili social, è ciò che in questo preciso momento storico è utile all’azienda stessa per essere presente in modo proattivo sul “mercato”. Magari rappresentano una bella azienda, leader di settore, con un’importante storia alle spalle, una storia di famiglia votata da generazioni all’impresa, con una forte propensione allo sviluppo e alla crescita.

Nonostante questo, hanno una percezione del loro brand non coerente con tutti questi aspetti virtuosi, e non si tratta solo di brand awareness. Ci sono almeno tre fattori che portano alla mancanza di “focus” tra ciò che è il “contenuto aziendale” e come questo contenuto viene rappresentato: primo, chi ha realizzato il sito non è riuscito a capire le esigenze del cliente, gli obiettivi, la vision e i valori del brand; secondo, il web designer e l’agenzia che se ne è occupata ha dato priorità all’aspetto tecnico strutturale; ultimo aspetto ma non per importanza, anzi, il passare del tempo ha può aver stratificato una serie di interventi a spot sul brand e sul sito stesso, che hanno generato una comunicazione a dir poco confusa e sovraccarica di elementi inutili.

Su questo argomento ho letto con molto interesse, un articolo pubblicato sul proprio Journal, da un’agenzia di comunicazione intelligente e innovativa di Treviso, TSW. Di seguito riporto una parte dell’articolo pubblicato due anni fa ma di grande attualità.

“L’importanza della coerenza visiva nella comunicazione” di Martina Maci

Ogni nuovo progetto lavorativo è una sfida che accolgo sempre con entusiasmo insieme a tutto il mio team: le attività sulle quali lavoriamo spesso richiedono il raggiungimento di obiettivi diversi. Alcuni di questi obiettivi sono espliciti, come quelli dettati da un brief, scritto nero su bianco, altri invece sono impliciti, come la capacità di ascoltare le necessità del cliente senza perdere di vista i capisaldi del nostro lavoro: rendere la comunicazione distintiva e memorabile.

Una sfida importante, certo, ma il cui risultato non dipende esclusivamente da noi in quanto figure del settore. Ogni campagna di comunicazione ma anche ogni singolo contenuto va pensato e creato tenendo bene a mente le persone che ne fruiranno. Sarà la loro esperienza con i nostri contenuti a definire la loro personale concezione del brand. Questa concezione da cosa deriva? Dalle strategie e dai modelli di business? Forse è qualcosa di più profondo, che tocca le corde emotive delle persone.

Essere riconoscibili è senz’altro la sfida che le aziende provano ad affrontare ogni giorno e noi, come esperti della comunicazione, possiamo e abbiamo il dovere di accompagnarle in questo percorso difficile, fatto di ostacoli continui e sempre nuovi competitor. Come fare quindi? Trasmettere i valori in modo credibile.

Spesso, per definire i propri valori, i brand scomodano parole importanti come trasparenza o sicurezza, ma il percepito delle persone è allineato con quello che viene poi veicolato attraverso la comunicazione? Il nostro lavoro sta proprio nel cercare di limitare al massimo il disallineamento tra ciò che i brand dicono di rappresentare con quello che sono realmente e con ciò che le persone percepiscono. La comunicazione visiva è in questo senso un elemento fondamentale su cui lavorare.”

https://www.tsw.it/journal/design/importanza-coerenza-visiva-comunicazione/

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