In questi giorni sto leggendo con estremo interesse un libro consigliatomi e anzi prestatomi dalla mia amica/socia Susanna Baraldi di Time Brand (si chiama Pietro ha scritto sul frontespizio!): “dimmi chi sei” scritto da Riccardo Scandellari, formatore, divulgatore, consulente in ambito branding e comunicazione; è il fondatore e autore di skande.com, uno dei blog di marketing più seguiti in Italia.
All’interno, pagina dopo pagina, ho trovato concetti e idee molto efficaci e corretti relativi al settore di mia competenza, marketing e comunicazione, sviluppati in modo sorprendentemente pragmatico, soprattutto rispetto ai media digitali. È particolarmente illuminante perché mette in discussione il “mito” del facile guadagno che i social da sempre sembrano promettere. Questo libro andrebbe fatto leggere a tutti quei titolari o amministratori di aziende, che pensano alla comunicazione e al marketing come una sorta di take-away da consumare nell’immediato, con risultati attesi spasmodicamente subito dopo l’investimento.
La realtà è che per ottenere risultati convincenti e soprattutto duraturi, c’è da sudare, lavorare ed imparare costantemente. Il frutto delle fatiche di così tanto impegno è la creazione del brand. Il brand è il contenuto non la forma, il marchio è la forma. Per fare un esempio di brand ante litteram, in cui si è creato un contenuto evergreen posizionato nella mente di generazioni di italiani: Pippo blu della Lines creato da quel genio visionario di Armando Testa. È il mondo della fantasia e dell’immaginazione creativa, al quale tutti, bambini e adulti sentono di appartenere e che rimanda, dato il posizionamento incancellabile nella mente delle persone, al Brand Lines.
Chiudo con due significative citazioni dal libro di Scandellari:
“Dopo tanti anni a inseguire futili metriche oggi ho compreso la lezione: non te ne fai nulla dei like, dei follower, delle views sui social. L’unica cosa che conta realmente è il rapporto diretto: una email, un numero di telefono, un iscritto, un abbonato al servizio di notifica del tuo sito. Ma anche un biglietto da visita, uno che legge i tuoi rss feed, un abbonato al servizio o un lettore che ha messo nei bookmark il tuo blog. Queste sono le uniche metriche che contano, un pubblico stabile che ti appartiene.”
“Questa è l’epoca delle risposte. Non ci poniamo più delle domande, cerchiamo direttamente improbabili soluzioni. Pablo Picasso diceva “I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte”.